Colture di pioppo a rotazione biennale e quinquennale

pioppoPer la produzione di combustibile legnoso da utilizzare nella caldaia aziendale, nel 2007, nell’ambito del Progetto Seq-Cure, è stato avviato un appezzamento sperimentale di 1,5 ettari di pioppo da biomassa a rotazione corta biennale (Short rotation forestry) costituito da due diversi cloni (Monviso e AF2) ad elevata resa produttiva. L’impianto è stato realizzato mediante il trapianto meccanizzato (trapiantatrice Spapperi) di talee lunghe 20 centimetri per una densità di 6.600 piante per ettaro. Per valutare le differenti rese e la capacità di sequesto di carbonio nel suolo l’appezzamento è stato concimato secondo tre distinte tesi (liquame suino, fertilizzante minerale e testimone non concimato).

Nel marzo 2009, in occasione di una giornata dimostrativa del progetto, è stata effettuata la raccolta del primo ciclo biennale con l’utilizzo di una falcia-trinciacaricatrice da mais (Class) equipaggiata con una testata appositamente modificata. Per entrambi i cloni si è evidenziata una differenza di resa tra il testimone e gli altri 2 trattamenti di concimazione, mentre non si sono riscontrate grosse differenze tra le produzioni ottenute nelle tesi fertilizzate con liquame e concime minerale (produzione medie di 12 ton. ss/ha/anno).

Il legno cippato fresco è stato stoccato su platea impermeabilizzata, diviso in due cumuli, uno per clone produttivo, di forma conica al fine di facilitare lo sgrondo delle acque meteoriche. I cumuli sono stati coperti con un telo traspirante (www.tencate.com) e al contempo con una buona capacità di scorrimento superficiale delle piogge. A fronte di produzioni lorde di 59.748 kg di cippato (somma dei due cloni), con un tenore idrico medio di 57,3 % (25490 kg di sostanza secca), la produzione netta è risultata pari a 23.780 kg di cippato tal quale con un contenuto idrico del 28,5% (16.328 kg di sostanza secca). La perdita di sostanza organica dovuta ai processi di degradazione durante lo stoccaggio è stata quindi molto elevata pari a circa il 36%.

Questi risultati fanno ritenere più efficiente e produttiva una rotazione di medio periodo (quinquennale) con taglio e asciugatura in campo della piante intera e successiva fase di cippatura. Per tale motivo nel 2011 l’Azienda, ai fini di autoapprovvigionamento, ha impiantato 2,3 ettari di pioppo (clone Monviso) a rotazione quinquennale. Ad inizio 2012 è stata effettuata la raccolta di un appezzamento sperimentale avviato nel 2007 all’interno del progetto Seq-Cure.

giornata-dimostrativa-18_03_2009-locandina.pdf

rese-produttive-delle-sperimentazioni-su-rotazioni-biennali.pdf